Si tratta di un esame ecografico dell'apparato genitale interno che viene condotto posizionando la sonda ecografica sull'addome della paziente.

Indicazioni:

Sebbene la tecnica di scansione transaddominale dell'utero e delle ovaie sia stata superata dalla scansione transvaginale in termini di qualità delle immagini, essa trova ancora applicazione in situazioni specifiche. Questa tecnica può essere preferita nei casi in cui le pazienti non sono in grado di sottoporsi a una scansione vaginale o quando si tratta di masse pelvi-addominali di dimensioni considerevoli, che possono essere visualizzate solo parzialmente utilizzando la sonda vaginale.

Esecuzione:

Affinché l'esame sia condotto con successo, è importante che la paziente abbia la vescica piena, in modo da sollevare le anse intestinali che potrebbero interferire con l'esame e consentire al fascio di ultrasuoni di raggiungere l'utero e le ovaie. La durata dell'esame di solito è di pochi minuti e il referto viene consegnato immediatamente dopo la sua conclusione. A partire dalla sesta o settima settimana, quando è possibile osservare l'embrione e il battito cardiaco, si procede con la datazione della gravidanza misurando la lunghezza vertice-sacro (CRL) dell'embrione. In caso di gravidanza multipla, l'ecografia del primo trimestre consente di determinare il numero di camere gestazionali e embrioni, fornendo informazioni cruciali per stabilire la corionicità e l'amnioticità (ossia il numero di placente e sacchi amniotici). Questi dati sono fondamentali per il monitoraggio successivo delle gravidanze multiple. Durante l'ecografia del primo trimestre, si esamina anche la morfologia dell'utero, alla ricerca di fibromi preesistenti alla gravidanza e possibili anomalie malformative. Inoltre, vengono valutate le ovaie. Questo tipo di ecografia può essere eseguito sia attraverso la parete addominale che tramite la vagina; tuttavia, l'approccio vaginale è preferito nelle prime fasi della gravidanza.